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venerdì 29 aprile 2011

Ho fatto outing!



Ma non l’outing che avete immaginato, no. Outing nel senso che ho fatto conoscere il mio blog alla mia famiglia. Per la precisione, per ora, mia sorella, mia cugina e la moglie di mio cugino. Una sorella è ancora ignara di tutto. Ma lei è una santa, forse rimarrebbe assai turbata. O forse no… eh queste acque chete!
Che c’è di strano direte voi? Io ho sempre considerato la mia sessualità “diversa” e lo metto tra virgolette perché in effetti non è che faccia cose tanto strane. Beh un po’ si, ma mica tanto! E poi, cosa è normale in fatto di sesso? Diciamo che forse vivo tutto in maniera più libera? Che sono una donna curiosa e desideriosa di sperimentare cose sempre nuove? Che non ho necessità di essere innamorata per fare sesso (e dico sesso, bada bene sorellina non amore… ricordi quando mi hai ripreso per questo? Tu sai che fare l’amore ha ben altro significato del fare sesso)
Insomma, per farla breve, è quasi un anno che ho questo blog, qualcuno degli amici più vicini sa che scrivo, ma assolutamente non il mio nick né il link ovviamente.
E poi a Pasqua, sarà stato quel clima di complicità un po’ maliziosa in cui ci siamo ritrovate a ciacolare tra donne, le passeggiate in bici,
sarà stato che la cugina aveva voglia di novità… insomma, mi sono fatta trovare! Le tre birbantelle sono rimaste a ridacchiare di fronte al pc mentre mi leggevano… e peccato che non possa mettere la foto che gli ho fatto perché i loro sorrisi erano inequivocabili. Ora mi fa un po’ strano conoscere l’identità di chi mi legge, e soprattutto sapere che sono stata scrutata, osservata nell’intimo. Mi ha messo tra i preferiti! Va bene che scrivo su fatti reali e non, aggiungo ed a volte tolgo anche, ma comunque sia parlo di me.
Cara cuginetta lontana, spero che questo blog, i miei racconti ti diano degli spunti per conoscere qualcosa di nuovo e… non solo nella teoria!c’è sempre da imparare!

P.S. la foto è presa in rete e... non siamo così giovani!

martedì 26 aprile 2011

Niente cioccolata


Quest'anno a Pasqua non ho mangiato neanche un pezzettino di cioccolata, nulla. Non c'è stato nessun uovo, non c'erano bambini alla nostra tavola, a parte un piccolissimo nuovo arrivato.
E mi è mancato quel rito di rompere il guscio goloso, alla ricerca del contenuto. E poi il piacere nel sentire lo sciogliersi del cioccolato in bocca... quel sapore carico ed amaro... beh mi pare proprio che mi sia mancato qualcosa.

Che dite, mi farà male? :-)

domenica 24 aprile 2011

It's my life






It's my life

It's now or never

I ain't gonna live forever

I just want to live while I'm alive

'Cause It's my life


Risentita ieri sera dal vivo, qualche anno fa avevo quasi fatto di questa canzone un inno....

venerdì 15 aprile 2011

La doccia con Lampone




Questa sorta di dialogo è nato estemporaneo tra me e la mia amica Lampone e lo trascrivo così, come si è dipanato in diretta sul forum con qualche piccolissima modifica.


Vuerre: Strano. Strana questa confidenza, questa familiarità con te come se ci conoscessimo da sempre. Ci stiamo preparando per la serata, ma fuori dalla porta le nostre strade si divideranno. Mi sembra di essere tornata ragazzina, quando chiamavo una delle mie sorelle a consigliarmi sull’abito da scegliere, sulle scarpe da indossare. Così mentre io salgo e scendo le scale per scegliere le mie cose tu apri la tua immensa cabina armadio, mostrandomi quello che potresti prestarmi e poi cosa indosserai tu. Siamo l’una la spettatrice dell’altra, in questa piccola sfilata casalinga. Tu quel top con quelle scarpe, io una maglia con una gonna diversa. Ecco, questo ti sta bene, così sei perfetta. E poi: - la doccia la fai prima tu? E mentre io sono di fronte allo specchio tu, senza pudore ti spogli ed entri nella doccia. Io ti intravvedo riflessa, il vetro smerigliato non nasconde del tutto le tue forme. Mi dico: perché aspettare? Mi spoglio anch’io, raccolgo i miei capelli ed apro il box


Lampone:

Sono rilassata, non ho mai avuto paura del mio corpo e di mostrarlo. Tu sembri intimidita. In fondo entrambe sappiamo di aver gia' vissuto questa esperienza, con altre donne e in altri momenti. Tu ne hai parlato diffusamente, io ancora non ci riesco. Entrare insieme in doccia per questo fa deglutire piano, vero? Sappiamo entrambe che potrebbe......potrebbe.....sei bella, candida e burrosa. Come me. I tuoi capelli raccolgono l'umidità del box che contiene noi e le nostre fantasie. Sorrido e mi sposto .........


Io sono pudica, non amo mostrarmi. Ma è stato un'impulso irrefrenabile che mi ha fatto entrare nella doccia con te.Deglutisco e rido di quel riso imbarazzato ed impacciato. Ti guardo, i tuoi riccioli corti e bagnati che ti incorniciano il viso, i tuoi seni morbidi e pieni...


Ti sorrido i nostri seni si sorridono pure. Belli sodi e pieni. Forse il tuo leggermente più grosso, ma certo non ci facciamo mancare carnosità sotto la pioggia calda. - Sai che uso anch'io questo olio per il corpo?- mi porgi il palmo della mano e ne verso un poco. Ti massaggi le braccia. Noto questo particolare perchè anch'io inizio sempre da quella parte del corpo. Così facendo le mani a volte si sfiorano e fingiamo indifferenza. Mi piace guardarti, i capezzoli grossi e i miei appuntiti. Sei pronta per la serata?



Mi ha colpito questa cosa dell'olio. Abbiamo gli stessi gusti anche in questo. Mi piace come scivola nella mano e sulla mia pelle, non è aggressivo come un normale sapone... ho la pelle troppo delicata. Dopo essermi insaponata prendo la spugna e ne verso qualche goccia dorata, e senza parlare mi avvicino e faccio scorrere la spugna sulle tue spalle, poi scendo fino all'incavo tra i tuoi seni. Li guardo, sono così belli...- Si sono pronta e un po' emozionata per stasera sai?


Pero’ ti piace il rischio eh? ti ho appena raccontato di cosa ho fatto con Paola, dei suoi seni e tu.....non resisto....Vu non te la prendi se ti tocco? Hai un livido qui, ma non ti chiedo chi ti ha lasciato un segno d'amore.....ti invidio un poco sai? reagiscono i tuoi capezzoli a questa carezza lieve, senza intenzioni, senza doppisensi. Semplicemente ho voglia di toccarti. Un poco di olio bagna le mie dita, che allontano dalla pioggia. Non voglio che si sciacquino. Sei delicata, sgrani gli occhi, ma capisci che sono solo una bestolina curiosa...




Mi divertiva quando mi hai raccontato di quell'incontro e quanto abbiamo parlato fitto fitto... ora pero’ sono senza parole. Il mio livido ha la forma esatta del suo polpastrello, di quando ha stretto forte il mio seno. Mi piace che mi rimangano i segni a testimonianza di un incontro. Forse hai paura di farmi male quando sfiori quel piccolo cerchio blu, ma basta così poco perché i miei capezzoli si induriscano. Guardo le gocce d'acqua che scivolano sul tuo corpo, mentre avverto il calore sulla mia schiena... come in uno specchio anche io tocco il tuo seno, è morbido e scivoloso per l'acqua che continua a scendere...



Ti impugno i seni con le mani . Sai, non pensavo fosse così bello toccare un'altra donna, invece capisco gli uomini che amano le forme generose, dà soddisfazione avere tra le mani , nei pori della pelle un seno glorioso come il tuo. Lo sguardo scende piano sul resto del corpo. Il confronto tra di noi è piacevole. Guardo..io qui sono diversa. L'ombelico ammorbidito per entrambe dal ventre non proprio piatto, e i peli miei ..la sottile strisciolina arruffata e tu perfettamente liscia. ..... Mi avvicino un poco. Posso stampare i miei capezzoli sui tuoi? come se volessi lasciarti un segno anche della mia presenza........Stasera ti...stasera tu.....che farai?


Io stasera... sai che non riesco a parlare? Penso a ieri sera, alla notte appena trascorsa ed ora a te, qui, sotto questa doccia, a come le mani di una donna siano diverse, è come se tu sapessi già dove andare, come se precedessi i miei desideri. Siamo così simili eppure diverse, mi piace il tuo corpo morbido e quando ti avvicini in un abbraccio bagnato avverto la sofficità delle tue carni che premono sulle mie... i miei seni schiacciati e i nostri sessi quasi si sfiorano. Stasera... stasera andrò a cena fuori poi non so cosa succederà... e tu?


Lo sai che lo aspetto...l'ho giurato a me stessa e a lui. Lo dico non so se a me stessa o per quietare la voglia strana che mi sta prendendo? Il tuo collo mentre parli pulsa. Sono incantata da questo movimento sotterraneo. Penso a quanto mi dispiace non sentire il tuo odore. Hai una pelle bellissima, ti dico. Immagino come sia facile accarezzarti. Mentre ti guardo le mani vagano sul tuo corpo, sul mio corpo che ora è il tuo corpo, come se accarezzassi me stessa e no...sei tu ! Il dito indice non mi obbedisce più sai? Sorrido perchè non riesco a controllare l'impulso di accarezzarmi attraverso te. Poggio il dito sopra al tuo sesso. Non mi muovo, voglio solo sentire se sei come me, se sei , le gambe inaspettatamente non si serrano, si schiudono appena. Ho voglia di te, adesso. Ma non del tuo corpo da femmina, no, ho voglia di te. avvicino le labbra.... e tu....



Sento il mio cuore che batte forte... le tue mani che scivolano... il calore dell'acqua.... mi devo appoggiare alla parete della doccia. Mentre mi parli di lui i tuoi occhi brillano, tutto il tuo viso si irradia mentre la tua bocca sorride. Se ti vedessi ora quanto sei bella, lui capirebbe quanto lo ami. E per lui, vero? non è per me questo sorriso. Le tue dita curiose ora sono scese, è così facile arrivare al mio sesso umido, bagnato per l'acqua e per i miei umori. Ti prendo il volto tra le mani quando ti avvicini a me e ti bacio, le nostre teste sotto il getto dell'acqua, unite ed immerse nel calore che ci avvolge. Mi lasci senza respiro...


Tu lo trovi normale ? ma tu sei tu.......non lui, e vedo la differenza e...le tue labbra sono così morbide..così ricche. Ti bacio ma ti assicuro ...sto pensando solo che ti sto baciando. Con lui è, sarà differente, Lui ha un cazzo e mi prenderà corpo e anima. Tu mi prendi solo la seconda. Anima femminile che non lotta con una sua pari. Solo dolce miele tra le labbra e sui nostri corpi. Anche le mie gambe fremono adesso. E mi insinuo in te. Scopro il tuo sesso morbido, le grandi labbra irregolari che nascondono il centro del mondo. Chiudo gli occhi, un poco di mascara cola ad entrambe. Forse stiamo sognando tu la tua serata ed io il mio uomo? forse, ma non svegliarmi ancora dolce Vu


Sento le tue dita che entrano scivolando in me, delicatamente, mentre le tue labbra si staccano quel tanto per lasciarmi respirare. Sei davanti ai miei occhi eppure quel gesto mi ha evocato lo stesso gesto compiuto da altre mani, solo qualche ora fa. Il mio corpo è qui sotto l’acqua con te, ma la mia testa è altrove, il mio ventre palpita mentre vorrei far ordine tra le figure che si sovrappongono, tu e lui, carne chiara ed altra più scura, gesti delicati ed altri più rudi, mani che stringono forti e il tuo tocco lieve. E l’acqua che cancella tutto… vorrei facesse altrettanto con le immagini che non abbandonano i miei pensieri. Se fosse un sogno? Ho sognato ieri o sto sognando adesso? Apro gli occhi e…

lunedì 11 aprile 2011

La cavalcata


Il racconto non è mio, ma ieri è accaduto qualcosa che me l'ha fatto tornare in mente... per chi non l'avesse letto... (tratto dal racconto il "Basco e Bijou" - Il delta di Venere di Anais Nin)

Leila porto' Bijou a cavalcare al Bois. Leila era molto bella sul cavallo, snella, mascolina e altera. Bijou appariva più opulenta, ma meno composta in sella. (...) Cavalcarono lentamente, chiacchierando tutto il tempo. Poi Leila si lanci al galoppo e Bijou la seguì. Dopo aver galoppato per un po', rallentarono di nuovo, con i visi arrossati. Bijou sentiva una piacevole irritazione tra le gambe e un certo calore su per le natiche. Si chiese se Leila provasse la stessa sensazione. Dopo un'altra mezz'ora di cavalcate, la sua eccitazione crebbe ancor più. Aveva gli occhi brillanti, le labbra umide. Leila la guardo' con ammirazione. "Cavalcare ti dona" le disse. La sua mano reggeva un frustino cone sicurezza regale, i guanti aderivano perfettamente alle lunghe dita, portava una camicia maschile con gemelli ai polsini. Il suo completo da cavallerizza sottolineava la snellezza della vita, dei seni, delle natiche. Bijou riempiva i vestiti con maggiore abbondanza. I seni erano alti e puntati provocatoriamente all'insù. I lunghi capelli erano sciolti al vento. E che calore su per le natiche e in mezzo alle gambe! Era come esser state strofinate con alcool, o con vino, e leggermente sculacciate da una massaggiatrice esperta. Ogni volta che si sollevava e ricadeva sulla sella, Bijou sentiva un formicolio delizioso.

venerdì 8 aprile 2011

Imprevisto


L'imprevisto è qualcosa di inaspettato, non preventivato.Qualche giorno fa ho imparato che non bisogna opporsi ad un contrattempo, ma lasciarsi andare e seguire il flusso degli eventi. Soltanto allora l'imprevisto potrà regalarti qualcosa di assolutamente impensabile ed inatteso.
Qualcosa che difficilmente dimenticherai.

tdx